Bergamo Sociale Blog

... agiva quella potenza immediata che scaturisce da una cerchia d' uomini in raccoglimento: una percezione che ha sempre fatto presa su di me. Quando alcuni uomini guardano insieme un punto nello spazio, fissano qualcosa, si impadronisce di me un turbamento irresistibile. Il sangue mi sale alla testa: dissolve, cancella l'indifferenza che mi è connaturata. All'istante sono conquistato dalla loro gioia.
Pierre Drieu La Rochelle

venerdì 18 luglio 2008

LA PROPAGANDA DI DJ ROBERTINO BRUNI Parte II

Via Autostradapiano approvato

Bergamo - Il Consiglio comunale dà il via libera al Piano integrato di intervento di via Autostrada. Si conclude così un percorso che è iniziato nel 2005 con soddisfazione della giunta Bruni e che ha cambiato destinazione all’area, da zona adibita a insediamenti residenziali a quella futura che comprende un supermercato, un albergo, uffici e servizi.
Durante il dibattito sono stati presentati e approvati due emendamenti che modificano di poco il piano iniziale. Il primo, presentato da Rifondazione Comunista con l’intervento del capogruppo Paolo Scanzi, ha come punto sensibile la viabilità. La richiesta è che il sistema viabilistico di accesso al rondò e di collegamento alle nuove funzioni sia tale da non consentire il traffico di attraversamento del quartiere, con particolare riferimento a via Spino e via Carpinoni. Il secondo, presentato dalla maggioranza riguarda l’ubicazione della scuola materna. La struttura, inizialmente compresa nell’intervento di recupero dell’area ex Magrini e poi bocciata, sarà inserita nell’ambito del liceo delle Scienze sociali in via Calvi. A prescindere da queste variazioni che la Giunta si è impegnata a rispettare, in via Autostrada verranno quindi costruiti un albergo, un supermercato e una struttura che accoglierà uffici. Non mancano nel progetto servizi di utilità ai residenti tra i quali il potenziamento dei parcheggi, aree verdi e un campo da calcio. A corredare il tutto una rotonda di smistamento del traffico per alleggerire la viabilità.
Critico sull’approvazione del Piano integrato di intervento, tra gli altri, Ambrogio Amati della Lista Veneziani, il quale ha sottolineato le criticità del piano evidenziando la raccolta di firme, ben 600, da parte dei residenti. Il consigliere ha poi focalizzato l’attenzione sull’esiguità della zona verde prevista: «Non è sufficiente per un quartiere nel quale la popolazione aumenterà del 50%». Non è mancato da parte sua un attacco alla Giunta Bruni: «Un’amministrazione che è propensa ad urbanizzare per ottenere oneri piuttosto che a rispettare il bisogno dei cittadini di maggiori zone verdi».
Immediata la risposta di Fiorenza Varinelli: «Si sta parlando di un’area verde incolta e fiancheggiata da una zona ad elevato traffico, comunque destinata ad un complesso residenziale. Il verde è previsto nel piano con giardini pensili e con altri interventi». Inoltre il capogruppo del Pd spiega che uno dei problemi più sentiti nell’area è la scarsità di posteggi, aggiungendo, in risposta a coloro che hanno a più riprese espresso il timore per la struttura commerciale, «che è, in base alla classificazione della Regione Lombardia, una media struttura di vendita».
La leghista Luciana Frosio Roncalli ha puntato il dito contro la giunta sostenendo che «passerà alla storia per quella che ha più cementificato Bergamo. L’unica nota positiva è che vi resteranno solo sei mesi per continuare a farlo».
Scambio di cortesie tra Sergio Corrà della sinistra democratica e Gianfranco Ceci, capogruppo di Forza Italia, in merito al supermercato che verrà costruito: «Noto con piacere che l’esponente di sinistra è diventato un favorevole sostenitore del libero mercato - prosegue - ma anche un mercato che si ritiene libero necessita di una certa regolamentazione. Ora per via del progetto ce ne saranno tre in un’area ristretta».
Sulla medesima posizione è Franco Tentorio (An) che mette sul tavolo due questioni principali. La prima legata alle difficoltà che «incontreranno i piccoli negozi con il nuovo supermercato in un’area già intasata», la seconda in riferimento «allo scarso coinvolgimento delle minoranze e del quartiere nella stesura del piano».
tratto da Il Nuovo Giornale di Bergamo del 18 luglio 2008

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